lunedì 14 gennaio 2008

LA PARODIA DEI NASI DISTINTI - I

di Martin (ovvero, Ezio Natali, 1908-1936)



La Compagnia drammatica diretta da Leoni

con scelto repertorio di nasi e di nasoni

viaggia ormai da circa un mese.

Giunta finalmente in questo paese


vuol far, con la spesa del caso,

di ognun mostra del proprio naso.

Han dato a me l’incarico delle argomentazioni

e di presentar l’artistico gruppetto di nasoni.


Contorto è quello della Maria,

verticale ma lungo il mio,

quello dell'Eda mancante l'osso,

il Direttore l'ha molto grosso.




La Compagnia drammatica ... Il primo personaggio che incontriamo è Leoni Natale (1903-1965), conosciuto in paese come Nadalen d’Balamerch, dotato di naso imponente ed eletto a caricatura del celeberrimo Stefano Pelloni detto Il Passatore. A questi si richiama infatti una poesia di Arnaldo Fusinato, un tempo molto popolare, dedicata alla più conosciuta delle imprese del bandito. Ha il titolo de’ Il Passatore a Forlimpopoli, e le sue rime ebbero grande notorietà, declamate nei trĕb e persino nelle rappresentazioni di burattini del primo Novecento. Forse a questi stessi versi (1855) si deve una convinzione romagnola alquanto discutibile, suffragata dal Pascoli (il Passator cortese…), secondo la quale il capo banda sarebbe stato un romantico fuorilegge alla Robin Hood. Romantico, o (più realisticamente…) spietato che fosse, sta di fatto che quella sera quando si aprì il sipario, al posto dei cantanti d’opera, il pubblico del teatro di Forlimpopoli si trovò davanti gli sguardi truci della banda che terrorizzava la Romagna. Stuvanen, ovvero Stefano Pelloni, nell’immaginazione del Fusinato sbeffeggiò e minacciò dal palco gli inermi spettatori che intendeva depredare. Di qui l’esordio poetico in rima: «La compagnia drammatica diretta dal Pelloni, con scelto repertorio di palle e di tromboni...». Nella metafora di Martin, il repertorio di Nadalen è ben diverso, fortunatamente, ma è pur sempre armato di nasi e nasoni da far tremare i polsi… (Per la poesia del Fusinato, si veda in A.Vandini, I briganti della palude, Ravenna Longo, 1996, p. 187).


Contorto è ... E’ il naso di Maria Geminiani (Maria d’Diritto) (1911-2003). La particolare forma era dovuta alla sfortunata zuccata presa, da bambina, da Böbi Ravaglia. Purtroppo, nel rincorrersi attorno al Palazzone, uno dei due aveva invertito la direzione, e nell’aggirare uno dei quattro spigoli c’era stato lo scontro frontale.



verticale ma lungo il mio, quello dell'Eda ... Quest'ultimo è il naso di Eda Cavalieri (1905-1988) moglie di Gino Veduti, Ginon. A lui, detto in confidenza e dagli amici: Cacagna, è più oltre dedicata la quartina forse più ispirata dell’intera parodia.




Nelle foto, nell’ordine: Natale Leoni (Nadalen d’Balamêrch, Maria Geminiani, l’autore Ezio Natali (Martin), Eda Cavalieri.

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