mercoledì 7 maggio 2008

Per una migliore segnaletica e cartografia del territorio

«Mappe, toponomastica e segnaletica del Filese (2)»

di Agide Vandini

Il mese scorso con un articolo dal sottotitolo «Quanti errori ed insufficienze…», ho segnalato su questo stesso tema una serie di carenze cartografiche e di segnaletica stradale che certo non favoriscono la corretta conoscenza e la percorribilità di un territorio composito e complesso quanto ad appartenenza amministrativa.

Come si è già fatto notare, le più note mappe presenti su Internet e sui navigatori satellitari contengono errori grossolani, imprecisioni, termini obsoleti, al punto che talune raffigurazioni ignorano persino la bipartizione territoriale fra le provincie di Ferrara e Ravenna, oppure falsano il nome stesso del paese, quasi che la sua denominazione fosse divenuta quella di una sola parte di esso, ossia «Filo d’Argenta».Va da sé che il centro abitato va indicato con la denominazione che, per circa un millennio, lo ha contraddistinto, e cioè «FILO» senza affiancamento del comune di appartenenza come del resto avviene per la generalità dei centri abitati. Se sulla cartografia lo si chiama, come fanno taluni, «Filo d’Argenta» rimarcando di fatto la bipartizione territoriale, allora non va omesso, al di sotto della linea di Po Vecchio che taglia il paese, il corrispondente «Filo di Alfonsine». Chiamare FILO semplicemente «Filo d’Argenta», mi scuso per le proporzioni, ma sarebbe stato come chiamare «Berlino Ovest» la città di Berlino …

Date le numerose imprecisioni, per dar modo di aggiornare e correggere le proprie mappe o semplicemente per far comprendere la nostra realtà a qualche lontano lettore del blog, qui a fianco si riporta una prima mappa di inquadramento generale, coi confini delle due frazioni accorpate (quella argentana e quella alfonsinese -quest’ultima evidenziata in azzurro-) e col corretto posizionamento delle più importanti borgate, ossia piccole comunità, luoghi con una loro aggregazione sociale che sono, come si è già avuto modo di sottolineare, basilari riferimenti geografici anche per chi in questi posti abita da secoli.

E’ una mappa che finalmente fotografa la realtà del territorio, ma per il viaggiatore inesperto, come per gli stessi residenti talvolta poco informati sulle caratteristiche del luogo (si pensi ad esempio ai sempre più numerosi immigrati), sarebbe necessaria anche un’idonea segnaletica sulle strade, posta con omogeneità di comportamenti dalle due amministrazioni comunali competenti.

Non costerebbe molto e sarebbe viceversa molto importante, a parere di chi scrive, disporre di una segnalazione delle sette località minori del territorio, con tabelle stradali di specifico e diverso colore, con l’indicazione della Frazione e del Comune di Appartenenza. Esempio: «Case Selvatiche - Località della Frazione di FILO - Comune di ….». Questa puntuale tabellatura, nella parte ravennate e in quella ferrarese, consentirebbe l’orientamento all’ingresso nell’ampio territorio e nel dedalo delle competenze amministrative. Non si dimentichi infatti che il territorio si estende per circa 55 Kmq (39,94 Kmq la frazione argentana, 14,71 Kmq quella alfonsinese) con distanze massime in linea d’aria di circa 9 Km, sia in direzione Est-Ovest (Rossetta-Menata), che Nord-Sud (conf.comacchiese Via Mantello - Chiavica di Legno).

Al momento purtroppo il comune di Argenta segnala con tabelle stradali le sole località di Case Selvatiche e Molino (ignorando Vallone, Sant’Anna e Garusola) senza indicare peraltro la frazione di appartenenza, mentre il comune di Alfonsine addirittura non ne segnala alcuna, né quelle sue proprie (Rossetta e Chiavica di Legno), né quelle promiscue con Argenta (Case Selvatiche e Molino). In pratica, viaggiando da est ad ovest o viceversa, all’interno dell’area alfonsinese-ravennate, dalla corrente segnaletica stradale non è possibile capire ove ci si trova, se a Filo, oppure a Molino, o, nella direzione opposta a Case Selvatiche.

Data la vastità e la complessità dell’intera area, una segnaletica come quella suggerita permetterebbe di fissare almeno univoci punti di riferimento sul territorio e, allo stesso tempo, favorirebbe la valorizzazione e la conservazione di toponimi che fanno parte della nostra cultura e della nostra storia.

Dopo questo necessario inquadramento generale, come si è già detto, si rivisiterà il territorio un po’ per volta nei prossimi mesi e sarà l’occasione per fornire qui, nei limiti consentiti dai vincoli del blog, mappe dettagliate, aggiornate e corrette, con le sole strade percorribili, in scala variabile ma idonea alla lettura, con qualche cenno ai significati della toponomastica e ad eventuali insufficienze segnaletiche.

Il lavoro sarà proposto in otto sezioni, come da mappa a fianco, ciascuna delle quali verrà a sua volta suddivisa in quadranti più particolareggiati.

(continua -2)

(articoli precedenti sul tema: 1.Archivio blog: 2008 / 1 marzo / «Quanti errori ed insufficienze…»)

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