lunedì 25 agosto 2008

Il Borgo Ravegnano

«Mappe, toponomastica e segnaletica del Filese, 4° puntata, sezione 2 del territorio»

di Agide Vandini

Siamo alla seconda delle otto tappe del percorso iniziato qualche mese fa su questo blog al fine di pervenire a mappe corrette ed aggiornate del territorio.

La «sezione» coperta in questa occasione è l’area ravennate in corrispondenza dell’abitato di Filo, ossia quella che abbiamo chiamato: «Borgo Ravegnano».

A fianco si riporta l’immagine satellitare del nucleo abitativo di Filo, articolato in Borgo Maggiore (o centro di Filo d’Argenta) e Borgo Ravegnano (o centro di Filo di Alfonsine), quest’ultimo al di sotto della linea tratteggiata in rosso. Dalla foto possono correttamente valutarsi le rispettive consistenze

Nella seconda mappa, il territorio della sezione interessata reca le denominazioni corrette ed aggiornate delle vie e località, mappe da cui sono state eliminate le strade soppresse o adibite ad uso privato esclusivo.

La terza illustrazione è un particolare della seconda ove si sono potute apporre le denominazioni delle Vie nel reticolo di strade che compongono il Borgo Ravegnano.

Cliccare sulle immagini per vederle ingrandite.

Si dà ora conto delle

Imprecisioni riscontrate sulle mappe estratte da Internet:

Errori, carenze (o mancati aggiornamenti) :

  1. Non aggiornata “Via Fiume vecchio” (ex Via Filo)
  2. Non aggiornata “Via Rondelli” (ex Via Filo”).
  3. Non aggiornata “Via Tre Pertiche” (ex Via Filo)
  4. Non aggiornata “Via Vincenzo Antonellini” (ex Via Filo)
  5. Non aggiornata “Via Gemignana” (ex Via Filo).
  6. Mancano cardini geografici locali come: Ca’ Campeggia, Ca’ Rondelli e Ca’ Ghedinia
  7. Mancano le denominazione delle Vie dedicate a: Pietro Liverani, Giorgio Marconi, Enrico Nuvoli, Alfonso Bellettini, Felice Diani.

Strade soppresse, adibite ad esclusivo uso privato, o comunque impraticabili:

  1. Strada privata nell’angolo fra Via Rondelli e Via Tre Pertiche
  2. Strada privata all’angolo est fra Via V.Antonellini e Via Gemignana
  3. Strade di campagna Ghedinia
  4. Cortili privati alla Campeggia, Ghedinia, ed altri.

Riguardo a questa sola sezione di territorio, si riportano ora alcuni brevi e sintetici

Cenni sulla Toponomastica

(per approfondimenti e per le fonti non espressamente citate, si veda in A.Vandini, Filo la nostra terra, Faenza, Edit, 2004, parte II)

Nomi di località, case contadine e ville di rilievo locale:

Ca’ Campeggia I. E’ la più importante di tre case contadine sorte nel grande appezzamento di terra e di valle che appartenne alla famiglia bolognese dei Campeggi. Girolamo Campeggi ne fu infatti investito fin dall’anno 1647. Vicino alla Campeggia, è sorto un piccolo borgo in area ravennate sul vecchio alveo di Po vecchio che porta il medesimo nome, proprio di fronte alla località detta, in area ferrarese, la S-ciapeta[1].

Ca’ Rondelli.E’ la casa del Genio Civile a ridosso del fiume, abitazione del guardiano d’argini e Rondelli fu uno di questi, probabilmente il primo che vi si insediò[2].

Ca’ Ghedinia.E’ una grande casa colonica, ancora oggi centro agricolo rilevante, che porta il nome di Cipriano Andrea Ghedini, bonificatore di tutta la zona circostante e costruttore della grande villa con chiesetta affiancata dedicata a S.Anna in località Chiavica di legno.

Vie e Strade:

Fiume vecchio - si veda quanto detto nella sezione 1 (Case Selvatiche), località da cui ha inizio la strada.

Rondelli. Deve il suo nome alla Cà Rondelli di cui si è già detto. In passato ebbe per questo il nome di Via Rondella, nome purtroppo equivocabile col noto articolo da ferramenta.

Tre Pertiche. Nel corso dell’Ottocento questa strada sottofiume fu chiamata, negli Stati delle Anime della Parrocchia, “Via Po Nuovo” in antitesi alla “Via Po Vecchio” (ora «Via Fiume Vecchio»). Verso fine Ottocento la denominazione divenne “Tre pertiche”, ossia la larghezza della carreggiata (poco meno di 9 metri[3]), secondo le misure in uso al tempo della diversificazione fluviale (1782)[4].

Gemignana. Deve il suo nome agli antichi proprietari del fondo che attraversa. Chiamata in dialetto la Zamgnana, è indicata talvolta nelle antiche carte col nome di «Zamignana».

Vincenzo Antonellini (1864-1922). Questo tratto dell’antica «Via Bassa» è dedicato ad un martire del fascismo. Fu bastonato a morte, 58enne, il 10 aprile 1922 da una squadra di picchiatori venuti dall’argentano, nel circolo ricreativo di Case Selvatiche gestito dal genero, e ritenuto covo di oppositori del regime.

Pietro Liverani. Partigiano filese e martire della Libertà. Pirì cadde sul monte Carzolano (FI), sopra Palazzolo sul Senio, nelle fila della 36° Brigata Garibaldi A.Bianconcini, il 25 maggio 1944.

Maria Margotti (parco). E’ dedicato alla martire del lavoro filese cui è stata dedicata anche la via di accesso a Filo provenendo da Longastrino. Si veda, in merito all’evento, la sezione 3 (Borgo Maggiore).

Alfonso Bellettini. Filese trucidato dai tedeschi l’8 settembre 1944, data cui è dedicata la strada di accesso a Filo provenendo dalla Bastia. Si veda, in merito all’evento, la sezione 1 (Case Selvatiche).

Felice Diani. Filese trucidato dai tedeschi l’8 settembre 1944.

Giorgio Marconi. Filese trucidato dai tedeschi l’8 settembre 1944.

Enrico Nuvoli. Filese trucidato dai tedeschi l’8 settembre 1944.

(continua – 4 / 10)

Articoli precedenti sul tema (v.Archivio Blog): 1. 2008 / 1 marzo / «Quanti errori ed insufficienze…»; 2. 2008 / 7 maggio / «Per una migliore segnaletica e cartografia del territorio»); 3. 2008 / 3 luglio / «Rossetta, Case Selvatiche e Vallone».


[1] Si veda in proposito la sezione 3.

[2] Luigi Rondelli compare nello Stato delle Anime a Filo di Alfonsine nel 1834, fra Po Vecchio e Po Nuovo. Muore nel 1840, poi della sua famiglia non si ha più traccia (Atti Parrocchia di S.Agata in Filo, ricerca di Beniamino Carlotti).

[3] La pertica romana misurava infatti mt. 2,964 (da: http://it.wikipedia.org/wiki/Unit%C3%A0_di_misura_romane)

[4] Negli Stati delle Anime della Parrocchia, la denominazione più antica risulta «Po Nuovo» mantenuta fino al 1878, quando diventa "Po Nuovo - Tre pertiche". Dal 1879 la definizione "Tre pertiche" prevale e sostituisce la precedente (ricerca di Beniamino Carlotti).

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