martedì 30 aprile 2013

Vorrei tanto, ma non posso...


Il campionato di Bologna ed Inter
Visti dal Filese e da Romano Saccani Vezzani

Il Bologna ha raggiunto i 40 punti sotto la pioggia incessante di Bergamo. «Meglio un punto che niente» è la massima che impera in questo momento per molte squadre a contatto di gomito. Ora si  pensa all’altra parte del tabellone, ma per salire al 10° posto occupato dal Cagliari (42 punti), occorrerebbe superare brillantemente quattro ostacoli proibitivi (trasferte in maiuscolo): LAZIO, Napoli, PARMA, Genoa. All’apparenza tutte squadre ostiche e motivate che concederanno pochissimo. Quindi ci si dovrà forse accontentare di una salvezza virtuale ottenuta a 4 turni dalla fine, in una stagione in cui, in posizioni di grandissima sofferenza stazionano ancora Palermo e Genoa, squadre in partenza ben più accreditate dei rossoblu e uscite dallo stato di incoscienza solo al quarto o quinto cambio di allenatore...
L’Inter, tornata da Palermo con le ossa rotte e con un’infermeria ormai in carenza di posti letto, in teoria punterebbe ancora al 5° posto e all’Europa League. Nelle quattro giornate finali incontrerà però più o meno gli stessi avversari del Bologna, ossia: NAPOLI, Lazio, GENOA e Udinese. Direi che, senza dosi massicce di fattore C (quello di sacchiana memoria...), non si possa pensare ad uno scavalcamento di Roma e Udinese facendo leva sui Garritano, Forte, Rocchi e ... Schelotto.  D’altronde, le scelte di Moratti (e suoi acuti strateghi) nell’ultimo anno solare, in particolare la gestione dei due mercati estivo e invernale, nonché l’insistenza sull’inesperta guida tecnica (che si vorrebbe ulteriormente confermare), lasciano assai perplessi. Si vedrà, ma di questo passo gli amici interisti intravedono anche per la prossima stagione il permanere del piccolo cabotaggio sia pure in presenza delle solite milionate a sproposito, cifre spesso irragionevoli che vanno e vengono come secchi nel pozzo.
Il Bologna ha pochi quattrini, il Biscione ne ha, ma li spende male, sicché sorridiamo alle vignette di Romano, ma intanto è meglio non illudersi: scarsa gloria all’orizzonte. (Il filese)


Atalanta - Bologna  1 - 1

  

Palermo - Inter 1 -0

 


lunedì 22 aprile 2013

Punti e spunti importanti...


Il campionato di Bologna ed Inter
Visti dal Filese e da Romano Saccani Vezzani


Punti e spunti importanti per Bologna ed Inter alla luce delle partite di ieri, tanto ben riassunte dalle splendide vignette di Romano.
I rossoblu, in fase di allunaggio, si accontentano di un equo pareggio casalingo con la Samp. Qualche annotazione si può già mettere avanti per l’allestimento della rosa del prossimo campionato (che sarà di serie A: ormai manca solo il conforto della matematica):
1. Imprescindibilità di due giocatori come Diamanti e Gilardino intorno ai quali va confermata gran parte della squadra titolare. Si tratta di elementi peraltro difficilissimi da sostituire date le tasche societarie perennemente vuote, direi alla stregua di quelle di Arlecchino.
2. Per giocare coi due mediani davanti alla difesa, ossia con lo schema tattico che ha permesso il cambio di marcia al Bologna, si è potuto ad un certo punto fare a meno di Mudy, in virtù della crescita di Taider, ma non si può comunque prescindere da un guerriero come Perez, a meno che non si trovi qualcuno (a costo zero?) che ne valga la cifra tecnica ed agonistica. Krhin purtroppo va a 33 giri, in una serie A che corre e pensa a 78, tanto da far sembrare un velocista persino il collega... Pazienza.
3. Gabbiadini va sostituito con elemento più adatto a giocare a fianco di Gila, ossia più portato a giocare largo, capace di inserirsi negli spazi da lui favoriti, nonché di interpretare meglio la fase difensiva.
4. Occorrono, per giocare a quattro dietro, due nuovi esterni titolari pur tenendo in rosa Garics e Morleo.
5. Le metà di Sorensen e Kone sono sacrificabili, purché sostituite con buoni prospetti, e sempre che forniscano i mezzi sufficienti a rafforzare la squadra titolare nei punti predetti. Se ne riparlerà.
L’Inter malandata e rattoppata di questi giorni riesce nell’impresa di battere il Parma, grazie ad un tiro sbagliato di Rocchi a pochi minuti dalla fine. Diciamo che la fortuna stavolta è stata un po’ amica e che i contemporanei passi falsi delle romane rimettono i nerazzurri di nuovo in pista per un posto in Europa League. Sarà un finale di campionato da seguire perciò anche a Milano in prospettiva futura. Qualche giovane virgulto intanto cresce (Kovacic soprattutto, oltre a Juan e Jonathan), ma per allestire un’Inter all’altezza delle aspettative dell’ambiziosa tifoseria, ci vorrebbe ben altro... (Il filese)


Bologna -  Sampdoria  1 - 1



Inter – Parma 1 -0




martedì 16 aprile 2013

Le sentenze si avvicinano...


Il campionato di Bologna ed Inter
Visti dal Filese e da Romano Saccani Vezzani

A sei giornate dalla fine del campionato certi verdetti, come altrettante stampe nella vaschetta del fotografo, stanno pian piano mostrando le loro forme e sembianze. L’assegnazione dello scudetto, i posti prestigiosi nelle coppe europee, le squadre in odore di retrocessione sembrano ormai delinearsi con contorni sempre più chiari. Soltanto la lotta per non precipitare in serie B pare aver rimasto qualche concreta possibilità di modificarsi, ma questo più che altro a causa delle penalizzazioni iniziali subite dal Siena.
Il punto conquistato a Palermo dal Bologna, con pieno merito e senza i suoi due giocatori migliori, ha significato moltissimo per il suo campionato e per gli obiettivi dichiarati. Il Palermo doveva svegliarsi ben prima di domenica scorsa e se non l’ha fatto, sono poi problemi suoi, ossia di una vulcanica quanto capricciosa dirigenza e proprietà. Stessa cosa dicasi del Genoa, altra squadra fortemente impelagata, con una classifica non corrispondente al pingue organico. Come sempre, se le partite si giocassero in un confronto fra valori virtuali, i verdetti sarebbero diversi, ma questo è il calcio, una realtà fortunatamente dipendente anche da importanti valori agonistici ed umani, anche se di ciò i media sembrano non rendersi perfettamente conto.
Comunque, dal momento in cui Pioli è riuscito a dare alla squadra un’identità precisa, sia tattica che agonistica, il Bologna, pur nella sua modestia di base, ha innestato una marcia da mezza classifica che dovrebbe ora consentirgli di finire il campionato con grande serenità e dignità.
L’Inter, l’altra squadra che gode delle attenzioni del nostro Romano, è riuscita a prendere due pappine anche dal vagabondo Cagliari (che si è salvato ormai senza casa e col presidente in galera), a dimostrazione di una povertà tecnica che chi scrive ha segnalato da tempo. Stupiva la sua classifica di qualche settimana fa, non quella di adesso, pur condizionata dai molti infortuni (colpa soltanto del destino cinico e baro?) nonché di qualche errore arbitrale; due aspetti che certamente accentuano, ma che non possono aver determinato in assoluto una crisi simile.  E’ un’Inter che, ad un occhio esterno, appare decisamente da rifondare. Prima lo si capirà e meglio sarà per chi ama quei colori. Forse però la domanda giusta che gli interisti devono farsi è la seguente: non è che a Moratti convenga decisamente far finta di non capire?... (Il filese)

(cliccare sulle immegini per vederle a grandezza video)


Palermo -  Bologna 1 - 1




Cagliari – Inter 2 -0





martedì 9 aprile 2013

Vengo anch’io? Non tu no...



Il campionato di Bologna ed Inter
Visti dal Filese e da Romano Saccani Vezzani

Due vittorie sfumate in modo assai beffardo per Bologna ed Inter. I tre punti che ad un certo punto parevano già in tasca e che avrebbero consentito un finale di stagione in linea con gli obiettivi iniziali o comunque in grado di battagliare per posizioni di prestigio, se ne sono andati nel modo più incredibile. Risultati, un pareggio e una sconfitta, che sembrano burlarsi di due squadre al solito piuttosto ingenue, peraltro danneggiate da decisioni arbitrali alquanto stucchevoli.
Nell’anticipo del sabato sera un Bologna col piglio casalingo prende gol al 25’ al primo tiro in porta degli avversari, un tiro parato in modo maldestro dal portiere; sulla respinta un furetto come Barreto ci arriva, com’è logico, prima dei trattori del centro difesa rossoblu. Sarà l’unico vero tiro in porta del Toro in novantatre minuti, che però riuscirà a farne un altro. Quando? Al novantatreesimo più quindici secondi concessi irragionevolmente dall'arbitro, dopo che i rossoblu avevano perso palla, con fallo laterale a favore in zona d’attacco, a dodici secondi dalla fine del recupero decretato. Ovviamente per far pareggiare il Toro ci voleva anche lo zampino di Belzebù, sicché il tiro alla disperata di Santana è stato diabolicamente deviato un paio di volte prima di arrivare in porta, lasciando interdetti i rossoblu. E dire che il Bologna era riuscito a rimontare con due bei gol dopo aver subito l'annullamento di un gol valido. L'arbitro per rimediare in modo furbesco ad un suo errore tecnico (aveva fischiato con troppo anticipo un sacrosanto rigore anziché concedere il vantaggio) s’è salvato trasformando il tutto in punizione contraria...
A San Siro invece, nel posticipo domenicale, un’Inter sciupona è riuscita a farsi raggiungere un paio di volte già in vantaggio di due gol ed anche a farsi superare nel finale. Lì un arbitro con le visioni si è addirittura inventato un rigore a favore dei bergamaschi, confezionando il punto che ha dato inizio all’incredibile rimonta. Ora il terzo posto è lontano e l’Inter sta certamente interrogandosi sul futuro della sua panchina.
D’accordo gli arbitri non collaborano ma anche stare un po’ più svegli, per Inter e Bologna, non guasterebbe...   (Il filese)


Bologna - Torino 2-2




Inter - Atalanta 3-4