lunedì 10 febbraio 2014

Alleluja… Deus vult!



Il campionato di Bologna e Inter
Commento del «filese» e vignette di Romano Saccani Vezzani

E’ proprio il caso di dirla alla Brancaleone da Norcia: Deus vult!, il Dio (del calcio) lo vuole.
Il Bologna, nella settimana della malaugurata cessione del suo campione e toscanaccio, abbranca una vittoria in casa del Toro, una delle squadre più lanciate del momento, grazie ad una volitiva, accorta e fortunata prestazione. Del resto l’Arrigo nazionale (visto in gran forma pochi giorni fa, a Fusignano, in mezzo alla sua gente, in una gaia serata di beneficienza) ha sempre detto che nel calcio u j vô dl’Öc’, dla Pazẽzia (non si riferiva proprio al Pazienza che abbiamo in rosa…) e de’ Gran Bùš de’ Cùl. Ieri, all’ora di pranzo, si è molto  abbondato nelle dosi soprattutto del terzo ingrediente. Come spiegarla altrimenti?
Forse la partenza del giocatore cosiddetto “trainante” del carro rossoblù può avere favorito un bagno di umilté (per dirla sempre alla Sacchi), può avere spronato tutto l’ambiente allo spirito di sacrificio, unica via a disposizione sotto un Monarca dalle molte magagne, per spingere il mezzo su cui si viaggia fuori dal pantano. Ballardini, nostro conterraneo come Arrigo, deve aver comandato: Tabëc, o dent o ganasa… così almeno assicurava stamattina all’osteria il nostro supertifoso Tinëla. Fatto sta che tre puntoni a Torino, con la concorrenza che non raccoglie quasi nulla, appaiono davvero una benedizione. Deus vult, appunto.
Arriva poi par fêla ciumpida, come direbbe mia madre, anche la vittoria dei nerazzurri. Il raro fenomeno atmosferico si verifica in casa, a San Siro, contro un combattivo Sassuolo, concorrente del Bologna. Ormai gli attaccanti interisti quando giungono sotto porta sembra guardino altrove, che cerchino in fretta il cartello “Toilette” che deve pur esserci da qualche parte. Persino l’ex cobra malefico Nagaina-Palacio non morde più. Ci pensa, per fortuna dell’Inter e del Bologna, il vecchio Samuel, un centrale difensivo che va per la cinquantina, con una incornata dall’alto dei cieli in grado di sfondare anche la porta dall’omino stampato sopra. Chissà a cosa pensava in quei momenti lo stralunato Mazzarri, così alacremente impegnato nelle discussioni con chi ne sa meno di lui. Magari stava in segreto pensando che, forse, al posto di questo Milito, sgonfio come una bicicletta forata, un bel Samuel Zentratàc   (Il filese)


Torino - Bologna:  1 - 2






Inter - Sassuolo  : 1 - 0





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